PROVA DI PULIZIA E CONTAMINAZIONE DI COMPONENTISTICA DELLE SUPERCAR

Per il settore automotive abbiamo già detto più volte in questo blog, di quanto sia importante effettuare i test di pulizia e contaminazione sui componenti che costituiscono le varie parti dell’automobile.
Per quanto riguarda la nicchia delle supercar è ancora più importante eseguire questo tipo di analisi.

Gli standard di efficienza richiesti alle varie parti dell’automobile sono decisamente più alti su questa tipologia di auto rispetto ad esempio ad una citycar.
Basti pensare a tutti i componenti che compongono il motore: su una citycar i motori generalmente non superano gli 80 cavalli di potenza mentre su una supercar si può arrivare addirittura a 400/500 cavalli.
Una bella differenza!
Puoi immaginare che livello di sollecitazione devono sopportare le varie componenti.
Di conseguenza questi particolari devono essere sicuri al 100% perché basta anche solo un piccolo meccanismo che si inceppa e le conseguenze possono essere molto gravi per una macchina che sfreccia a 300 km/h.
Dopo questa piccola premessa, voglio raccontarti di un’analisi che abbiamo effettuato in MotivexLab con la tecnologia  PuliKom, l’unico laboratorio specializzato nei test di pulizia e contaminazione che consegna gli esiti in 24 ore ed è conforme a IATF 16949.
Poco tempo fa un nostro cliente, leader nella produzione di componenti per sistemi ad alta e bassa pressione, ci ha fornito degli iniettori per il raffreddamento della parte inferiore del pistone.
Su questi campioni ci è stato richiesto di effettuare la prova di pulizia e contaminazione. La normativa di riferimento indica le prescrizioni di pulizia per i componenti del circuito olio motore.
Lo standard fornisce sia le istruzioni su come effettuare la prova, sia i requisiti che i vari tipi di campione, del circuito olio motore, devono soddisfare per superare il test.
Per quanto riguarda il metodo di lavaggio lo standard indica diverse tipologie:

  • per flussaggio
  • per lavaggio
  • per immersione

Il metodo di lavaggio nel dettaglio

Analizziamo nello specifico le 3 metodologie.

  • Metodologia per flussaggio: è il metodo per cui bisogna far passare il liquido di lavaggio all’interno del campione sotto pressione. La pressione richiesta è di circa 3 bar.
  • Metodologia per lavaggio: è il metodo per cui bisogna immettere il liquido di lavaggio all’interno del campione, non sotto pressione, andando a lavare la superficie interna del componente ruotandolo e scuotendolo in ogni direzione.
  • Metodologia per immersione: è il metodo per cui il campione deve essere completamente immerso nel fluido di lavaggio, in un recipiente. Il recipiente con il fluido di lavaggio e il campione immerso devono essere posizionati in un bagno ad ultrasuoni, per una durata di 15 minuti.

Al termine dell’operazione di lavaggio dei campioni, il filtro su cui si sono raccolte le particelle di contaminante viene essiccato e pesato. Partendo dal peso del filtro prima dell’estrazione con solvente si può risalire al peso del contaminante.
La norma delle supercar definisce questo peso come residuo ponderale.
A questo punto il filtro va analizzato sotto al microscopio per la rilevazione della particella più grande osservabile.
La normativa inoltre richiede anche un’ulteriore analisi per andare a definire la tipologia di particelle che si possono trovare sul filtro.
Per effettuare questa tipologia di test occorre utilizzare il microscopio elettronico a scansione SEM, con sonda EDS.
Grazie a questo strumento è possibile  effettuare un’analisi chimica sulle particelle per poter differenziare le varie particelle.
Per poter esprimere il giudizio di conformità la normativa  fornisce dei documenti allegati.
Su questi documenti sono presenti delle tabelle sulle quali, per le varie tipologie di campione che compongono il circuito olio motore, sono indicati i requisiti per la conformità del test di pulizia e contaminazione. Infatti ci sono i requisiti per la gravimetria (il peso delle particelle di contaminante), per la dimensione massima delle particelle e per la loro tipologia.
In aggiunta a queste informazioni viene indicato il metodo di lavaggio corretto per la tipologia di campione analizzato ed il numero di campioni richiesto per poter effettuare l’analisi.
Nel caso affrontato in MotivexLab, i particolari forniti dal cliente vengono associati alla categoria dei componenti  “raffreddamento olio e i requisiti richiesti sono i seguenti:

  • Metodo di lavaggio: 1 (per flussaggio)
  • Numero di componenti di prova: 20
  • Residuo ponderale massimo ammesso: 2 mg
  • Dimensione massima ammessa: 450 µm
  • Non si dovevano osservare inoltre particelle estranee.

Vuoi evitare di fare errori nell’invio dei campioni al laboratorio?

Guarda questo video: è di qualche anno fa, ma è ancora valido.

Ottieni tutte le informazioni per non sbagliare a campionare, a imballare e spedire i componenti per il cleanliness test.

Hai iniziato a produrre componentistica automotive per la quale ti chiedono standard di pulizia elevati, secondo i principali capitolati automotive?
Chiedi la consulenza degli esperti MotivexLab PuliKom allo 0119370516.
In 24 ore avrai i risultati dei test di contaminazione sulla tua scrivania, garantito.

Spero di conoscerti presto e aiutarti a risolvere ogni tuo dubbio.

I VANTAGGI PER TE

report in 24 ore sulla tua scrivania

consulenza di personale esperto

laboratorio conforme Accredia

Guarda le video testimonianze di chi ha già scelto il laboratorio MotivexLab.