Uno dei test che, da sempre, nell’ambito automotive è tra i più richiesti, è sicuramente il Cleanliness Test.
Questo perché il grado di pulizia è una delle caratteristiche richieste al Controllo Qualità con un impatto elevato su funzione e durabilità di un prodotto.
Basti pensare alla funzionalità di un motore di una qualsiasi vettura, dall’utilitaria alla supercar, che deve avere un livello di pulizia tecnica stabilito e rispettato, perché anche la presenza di un singolo granello di contaminante potrebbe portare ad un malfunzionamento più o meno grave e creare non pochi danni.
Durante le Prove di Pulizia Tecnica, si ricerca in maniera precisa la presenza di particelle dure, abrasive e conduttrici, che devono essere rilevate con attenzione, in quanto trascurarle potrebbe costare caro alla produzione.
Ovviamente, più il componente da analizzare diventa piccolo, maggiore è la necessità di precisione dell’analisi, in quanto anche una particella di contaminante con dimensione infinitesimale, potrebbe provocare danni ingenti.
Ecco che, quindi, nasce la necessità di rivolgersi ad un Laboratorio Prove materiali.
Per sapere come si svolge un Cleanliness Test, ti consiglio di leggere questo articolo.
Io, oggi, voglio concentrarmi sull’importanza di questo esame.
Alcune delle particelle presenti nel contaminante che non devono mai essere sottovalutate, sono sicuramente quelle metalliche.
Queste, in quanto dure, hanno una possibilità maggiore di finire con il danneggiare le componenti meccaniche.
Inoltre, i metalli hanno diversi livelli di conducibilità, e non prendere in considerazione questa caratteristica potrebbe rivelarsi una scelta azzardata.
La loro mancata considerazione, infatti, potrebbe portare addirittura ad un corto circuito all’interno dell’elettronica.
Capirai, quindi, che risulta essenziale il calcolo delle particelle metalliche.
Uno dei metodi più utilizzati per il calcolo delle particelle metalliche è quello dell’analisi visiva.
Tuttavia, non sempre è sufficiente, in quanto la sola analisi visiva non fornisce risultati affidabiliper quando riguarda le proprietà conduttive o abrasive.
Ecco che, quindi, il Laboratorio Prove materiali MotivexLab con il sistema Pulikom, si affida al sistema LIBS.
Il LIBS, Laser Induced Breackdown Spectroscopy, è un sistema che, basandosi su di una tecnologia laser, permette un’analisi chimica del contaminante riscontrato, andando a fornire risultati più accurati.
Microscopio Libs per la ricerca di particelle di contaminante sui componenti
Chiamando lo 011.9370516, o scrivendo a laboratorio@motivexlab.com, potrai prenotare subito il tuo Test di Contaminazione e, inoltre, conoscerai il tuo Assistente Tecnico Personale.
E per sapere chi è, ti basta leggere queste righe:
“ […] anche se non potrai entrare nell’Area Bianca insieme ai tecnici MotivexLab, grazie al tuo Assistente Tecnico Personale potrai essere seguito passo passo nelle tre fasi della prova: il prima, il durante e il dopo del Cleanliness Test.
Il “prima”, cioè la fase di campionamento e accettazione dei componenti da testare.
Se nessuno prima d’ora ti ha mai fornito le informazioni per il corretto prelievo e la manipolazione dei campioni da sottoporre al test di contaminazione, ora potrai porre al tuo Assistente Tecnico Personale tutte le domande, e ricevere tutte le informazioni.
L’Assistente Tecnico personale ti terrà informato sulla procedura di accettazione e verifica di conformità del campione, mettendoti al riparo dal rischio di far analizzare campioni che non si presentano nelle identiche condizioni in cui il tuo cliente riceverà i componenti di tua produzione.
Il “durante” è l’esecuzione del test vero e proprio: quindi la validazione del metodo di estrazione con curva di decadimento, la determinazione del valore del bianco, l’estrazione del particolato, la filtrazione, l’essiccazione e il raffreddamento delle membrane, quindi la determinazione gravimetrica, l’analisi delle membrane con software di conteggio e misurazione automatico, nonché – se prevista – microanalisi composizionale mediante sonda EDS del microscopio elettronico a scansione (SEM-EDS).
In questa fase avrai la tranquillità di sapere che verranno tracciati e controllati tutti i requisiti prescritti non solo dal metodo di prova, ma anche dalla norma che certifica la competenza del laboratorio accreditato.
Il “dopo”, cioè tutto quello che segue la prova vera e propria, è la fase in cui si procede con l’emissione del test report e con l’interpretazione dei risultati di prova.
Conforme?
Non conforme?
Posso stare tranquillo e mandare i prodotti al cliente?
Devo fare qualche azione correttiva?
Rivedere il processo?
Cambiare imballaggio?
Aspettarmi una contestazione dal cliente o fare a mia volta un reclamo al fornitore?
Queste sono le domande che normalmente si fa chi deve garantire la qualità dei prodotti.
Queste sono le domande a cui noi di MotivexLab vogliamo tu risponda velocemente, grazie alla tempestività con cui riceverai i test report (24 ore dall’accettazione dei campioni), alla chiarezza con cui saranno espressi i risultati e alla disponibilità del tuo Assistente Tecnico Personale.”
Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio la lettura di Prova di Pulizia, viaggio alla scoperta del Cleanliness Test, il quarto libro scritto da Elisabetta Ruffino e Paolo Pollacino, che ti accompagnerà all’interno delle Prove di Pulizia, mostrandoti tutti i segreti dell’Area Bianca di MotivexLab.
Scrivendo a laboratorio@motivexlab.com potrai richiedere la tua copia.
I VANTAGGI PER TE
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La velocità del test report sulla tua scrivania in 24 ore |
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La disponibilità del tuo Assistente Tecnico Personale |